Dal 15 al 22 aprile 2010 Urban Center Bologna ospita una mostra curata dall’Istituzione Villa Smeraldi-Museo della Civiltà Contadina e dal Museo del Patrimonio Industriale con immagini e documenti presenti nel libro Mulini, canali e comunità della pianura bolognese tra Medioevo e Ottocentoi.
Le acque hanno sempre condizionato la fisionomia delle ‘terre basse’, costituendo un pericolo ed un impedimento, ma anche una risorsa importantissima per la vita degli uomini che vi abitavano e vi operavano. Corsi d’acqua naturali o artificiali, a partire dal Medioevo, hanno infatti alimentato i piccoli e grandi mulini presenti in gran numero in città e campagne. Al di là delle differenze di funzionamento e di produzione, la forza motrice privilegiata fu per lunghi secoli l’acqua, le cui potenzialità l’ingegno degli uomini ha cercato di mettere a frutto al meglio, imbrigliandola, accumulandola per controllarne il deflusso e fare fronte ai periodi di penuria, deviandola, canalizzandola e investendo risorse. Comunità, acque e mulini sono stati strettamente legati all’interno di veri e propri sistemi produttivi, chiave dell’organizzazione sociale dello spazio. È su questo articolato intreccio di rapporti che si sono concentrati i percorsi di ricerca ed i saggi del volume "Mulini, canali e comunità della pianura bolognese tra Medioevo e Ottocento", a cura di Paola Galetti e Bruno Andreolli, edito da CLUEB.
- Presentazione del volume "Mulini, canali e comunità della pianura bolognese tra Medioevo e Ottocento" mercoledì 14 aprile alle ore 17:30 presso l'Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa - INVITO
- Mostra dal 15 al 22 aprile presso Urban Center Bologna - LOCANDINA