Genus Bononiae organizza un tour tra Bologna e Faenza per visitare le due mostre dedicate ad Arturo Martini ogni sabato e domenica dal 12 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014.
Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza è nata una doppia mostra dedicata al protagonista della scultura italiana del ‘900, Arturo Martini:
la mostra "ARTURO MARTINI. Creature, il sogno della terracotta", a cura di Nico Stringa, è visitabile a Bologna a Palazzo Fava dal 22 settembre 2013 al 12 gennaio 2014 e propone per la prima volta assieme le grandi terrecotte ad esemplare unico realizzate direttamente dall’artista tra il 1928 e il 1932;
la mostra "Arturo Martini. Armonie, figure tra mito e realtà" a cura di Claudia Casali in collaborazione con i Civici Musei di Treviso, è visitabile a Faenza presso il Museo Internazionale delle Ceramiche dal 12 ottobre 2013 al 30 marzo 2014 e propone una cinquantina di opere significative della sua poetica e della sua idea di “armonia”, sia attraverso l’interpretazione della figura femminile tra mito e realtà, sia attraverso le opere degli ultimi anni caratterizzate da una accentuata ricerca formale.
Dal 12 ottobre 2013 fino al 12 gennaio 2014 ogni sabato e domenica gli amanti dell’arte contemporanea potranno visitare entrambe le mostre di Bologna e Faenza in un tour di una giornata in compagnia di una guida esperta che illustrerà le principali opere dell’artista per la prima volta esposte tutte insieme.
Il tour comprende:
> un unico biglietto per l’ingresso alle due mostre:
- Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta ospitata a Bologna in Palazzo Fava, il Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae
- Arturo Martini. Armonie, figure tra mito e realtà ospitata a Faenza al MIC, il Museo Internazionale delle Ceramiche
> visite guidate alle due esposizioni con guide specializzate
> servizio andata/ritorno mediante bus navetta (max. 16 posti disponibili)
> materiale informativo
Per tutte le informazioni relative ai costi e alle modalità di prenotazione visitare il sito di Genus Bononiae.