Fino al 14 novembre 2015 nella Sala Esposizioni di Urban Center Bologna è allestita mostra Le Bologne possibili. Progetti non realizzati per la città.
Quali e quanti sono, a Bologna, i progetti rimasti solo intenzioni? Tutte le città sono ricche di opere mancate e Bologna non è da meno: in anni recenti non è riuscita ad avere una chiesa di Le Corbusier, nel passato trovò motivi per respingere Palladio.
Le Bologne possibili ha l'obiettivo di far conoscere alcune delle previsioni non realizzate in città, dal Rinascimento ad oggi. Mettere in evidenza i progetti rimasti soltanto possibili è un modo per riflettere su come poteva essere la città, rilanciare la discussione, tenere aperta la porta verso le alternative e forse anche sull'utopia.
Nella mostra, che è la prima di una serie che affronterà vari periodi della storia della nostra città, vengono esaminati da vicino due progetti non realizzati negli anni '20 e '30: la Regia Scuola degli Ingegneri all'Annunziata (1920) e il progetto di Piero Bottoni per via Roma (1938), ricostruendoli e ambientandoli nella città odierna, attraverso modellazioni grafiche inserite in gigantografie della città attuale.
La mostra, realizzata da IBC Emilia-Romagna e Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, è a cura di Matteo Sintini, Simone Garagnani e Luisa Bravo, da una idea di Piero Orlandi. Le fotografie sono di Luciano Leonotti.
In occasione dell'inaugurazione, che si è svolta sabato 24 ottobre alle ore 11.00, sono intervenuti Angelo Varni, presidente dell'Istituto Beni Culturali e Patrizia Gabellini, Assessore all'Urbanistica, città storica e ambiente del Comune di Bologna.