Si è ufficialmente concluso il progetto "Cohousing mediterraneo: indagine e scambio di pratiche, strumenti amministrativi e strategie tra Bologna e Barcellona" promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con la Fondazione per l'Innovazione Urbana, il cui obiettivo è stato quello di delineare nuovi modelli di abitare collaborativo, improntati alla condivisione di spazi e pratiche, in grado di creare reti solidali e valore sociale attraverso contesti abitativi inclusivi, dignitosi e sostenibili.
Il progetto si inserisce nell’ambito della collaborazione tra la città di Bologna e Barcellona, sodalizio attivo già a partire dagli anni ‘90 e che nel 2018 si è formalizzato con la sottoscrizione di un accordo di cooperazione che vede le due città impegnate in diversi ambiti, con focus specifico sulle politiche abitative e della casa, al fine di favorire l’accesso a un’abitazione dignitosa e sicura per tutti.
Per la città di Bologna, come per Barcellona, l’abitare e le sue declinazioni di prossimità e comunità sono sempre state un elemento cardine della vita cittadina, come testimoniano la tradizione del cooperativismo abitativo a proprietà indivisa oppure la prima definizione normativa di abitare collaborativo contenuta proprio nel regolamento edilizio del Comune di Bologna.
Nell’ambito del progetto "Cohousing Mediterraneo" il confronto con la città di Barcellona e l’accordo sottoscritto tra i sindaci delle due città hanno rappresentato una straordinaria opportunità di innovazione sociale e di sinergia tra i diversi soggetti attivi in città nell’ambito delle politiche abitative con l'obiettivo di riformare il concetto stesso di abitare.
Il manuale "Abitare collaborare: Bologna-Barcellona" rappresenta l’output finale del percorso di confronto delle due città. Disponibile in una dobbia versione in italiano e inglese, e in corso di traduzione anche nelle lingue spagnolo e catalano, si propone di tracciare un modello mediterraneo di cohousing che valorizzi le due esperienze e consenta di rispondere in modo sempre più efficace alla domanda di casa a favore di fasce distinte di popolazione, con particolare attenzione a quella giovanile, in un'ottica di inclusione e solidarietà.