Il progetto Nuovi bisogni di welfare familiare nasce da un’istanza di ARCI Bologna, soggetto del Terzo settore, che ha portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale i bisogni di conciliazione e di cura dei figli e di socializzazione tra genitori nella costruzione di una rete di solidarietà sociale.
Con la collaborazione della nostra Fondazione, è stata avviata una sperimentazione di interventi pilota rivolta alle famiglie e alle bambine e ai bambini della fascia 0-6 anni. La sperimentazione prende il via al circolo Arci Il Casalone, che accoglie genitori e bambini della Scuola dell’infanzia Tobagi nel quartiere San Donato-San Vitale, e alla Casa di Quartiere Montanari, che accoglie genitori e bambini del Nido Patini e della Scuola dell’infanzia Ceccarelli nel quartiere Navile.
I due interventi pilota sono rivolti alle famiglie e alle bambine e ai bambini della fascia 0-6 anni in sinergia con i servizi educativi e scolastici, i centri di aggregazione sociale del territorio e le famiglie.
Le azioni, che sono frutto di un percorso di condivisione che ha coinvolto i team educativi dei plessi scolastici e i genitori attraverso incontri e approfondimenti, hanno preso il via nel corso delle ultime settimane e continueranno fino al mese di luglio con un costante monitoraggio: è prevista l’apertura dei due centri in orario pomeridiano (17-19) alla presenza di due educatori ed educatrici per accogliere negli spazi genitori e bambini/e.
Attraverso momenti di aggregazione, verranno sperimentate forme di cooperazione e condivisione delle responsabilità educative, offrendo alle famiglie attività culturali con presentazioni di libri, consulenze, corsi formativi e gite sul territorio.
Non si tratta di un classico servizio di custodia, ma di nuovo tipo di servizio in cui la comunità educante, in primis i genitori, è coinvolta non solo nell’ideazione del servizio ma anche nella sua gestione. Il patto di corresponsabilità che è stato firmato dalle famiglie e dai gestori dei due spazi servirà a rilevare i bisogni con strumenti di ascolto, ma anche a creare insieme le risposte dando vita a un sistema virtuoso tra terzo settore, amministrazione comunale, educatori ed educatrici e genitori rendendo concreti nuovi modelli di partecipazione collaborativa per rispondere alle moderne sfide economiche e sociali e una maggiore conciliazione dei tempi di cura e dei tempi di lavoro.
Al termine della sperimentazione, nel periodo settembre 2023-giugno 2024, è prevista una rilevazione dei bisogni delle famiglie con bambini/e 0-6 estesa a tutto il territorio comunale in collaborazione con l’Università di Bologna e con il coinvolgimento dei CBF, Centri per bambini e famiglie.
Attraverso questionari e focus group, l’obiettivo sarà quello di approfondire la conoscenza, anche in relazione ai bisogni di lettura dei comportamenti dei bambini/e in fase evolutiva, per aumentare le risposte del servizio pubblico e favorire e consolidare le relazioni tra i genitori e la ricerca del benessere non solo personale ma anche di comunità.
Successivamente l'Amministrazione comunale, grazie alle sperimentazioni e alla rilevazione, si doterà di linee guida per implementare i servizi esistenti in tutti i quartieri cittadini, in vista dei prossimi investimenti.