Gli scorsi 27 e 28 ottobre 2016 si è svolto all'Urban Center Bologna il Climathon, la più grande maratona mondiale per il clima che si è tenuta simultaneamente nelle principali città del mondo. Premiato il progetto Rain Gardens.

L'iniziativa, promossa annualmente a livello mondiale dalla Climate-Kic, ha lo scopo di riunire esperti in diversi settori per 24 ore per sviluppare proposte innovative che aiutino a combattere gli impatti del cambiamento climatico nei contesti urbani.
L'edizione bolognese è stata organizzata da Urban Center Bologna in collaborazione con il Comune di Bologna e ha visto l'adesione di numerosi esperti locali e nazionali, fra cui il noto climatologo Luca Mercalli.

> Il programma dettagliato dell'evento (.pdf)
> Il video della lecture di Luca Mercalli

I partecipanti al Climathon di Bologna sono stati 21, di tutte le età e con diversi background culturali (semplici cittadini, studenti di varia formazione, professionisti, sviluppatori, esperti e appassionati nel campo IT, comunicazione, architettura, ingegneria, ecc.). Divisi in tre gruppi, i partecipanti hanno lavorato per 24 ore all'ideazione di un progetto in grado di contribuire alla lotta agli impatti del cambiamento climatico a Bologna con una particolare attenzione al coinvolgimento della comunità locale.

Per rivivere i momenti salienti delle 24 ore:
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> guarda la gallery fotografica

Al termine dei lavori, la Giuria, presieduta da Pierre Mathieu Philippe, data scientist presso l’Agenzia Spaziale Europea, ha decretato come progetto vincitore "Rain Gardens", ideato ed elaborato da un team multidisciplinare formato da: Michele Argenta, Serena Bacuzzi, laria Bagalini, Antonio Bonomi , Isabelle Grant.

Il gruppo vincitore nei prossimi mesi avrà la possibilità di essere affiancato dai professionisti di NIER Ingegneria SpA nel corso di un tutoraggio riservato finalizzato alla definizione del progetto e alla sua eventuale implentazione.

Il progetto Rain Gardens
Il progetto Rain Gardens ha l'obiettivo di riqualificare zone periferiche delle città adattandole alle forti piogge e periodi di siccità, fenomeni sempre più frequenti in città. Il progetto intende sviluppare in particolare un sistema di immagazzinaggio di acque pluviali sia tramite water tank (da applicare alle facciate degli edifici esistenti) sia tramite la creazione di bacini di raccolta acque o di water square (che possano fungere anche come zone di interazione sociale).
La comunità del territorio potrebbe beneficiare dell'acqua immaganizzata sia in termini economici (una riduzione della bolletta dovuta all'utilizzo di acqua piovana per i servizi di lavanderia, irrigazione, lavaggio auto o come rete duale per lo scarico dei wc), in termini sociali (la riqualificazione di un'area con attività commerciali innovative che potrebbero utilizzare questa acqua e l'utilizzo di questo quartiere come esempio di educazione e di informazione) e in termini ambientali (il risparmio di acqua potabile e il riuso di risorse ambientali, la riduzione della pressione nella rete di smaltimento dei pluviali nel sistema cittadino e la creazione di una cintura verde attorno alla città che possa fare sia da polmone che da mitigatore di ondate di calore).
il finanziamento del progetto potrebbe avvenire tramite prestiti a cittadini privati (o alla comunità locale beneficiaria) da ripagarsi mensilmente attraverso i risparmi sulla bolletta dell'acqua.
Il gruppo di lavoro ha inoltre individuato una zona di Bologna dove poter sperimentare l'uso di tali strumenti e mettere in atto le relative azioni di coinvolgimento della comunità (distretto Pilastro).
> Scarica il documento descrittivo (.pdf - in lingua inglese)

Gli altri due gruppi di lavoro hanno presentato i seguenti progetti:

  • District Heating Community: progettazione di una start up in grado di elaborare e collegare dati (fonte: Arpae) tra domanda e offerta di energia termica, al fine di riutilizzare l'energia termica sprecata dalle industrie tramite le reti di teleriscaldamento.
    Di Antonella Aurilio, Edoardo Dalla Mutta, Francesca Lussu
    > Scarica il documento descrittivo (.pdf - in lingua inglese)

  • Attenti al meteo: progettazione e sperimentazione di un servizio di informazione e divulgazione che renda più comprensibili per la cittadinanza i messaggi di natura tecnica lanciati da Protezione Civile e Istituzioni in caso di eventi metereologici estremi e che contribuisca a creare al tempo stesso una nuova cultura della prevenzione.
    Di Cristiano Bottone, Giorgio Draghetti, Giovanna Pinca, Luca Malservisi
    > Scarica il documento descrittivo (.pdf - in lingua inglese)

Per saperne di più:
climathon.climate-kic.org

 

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