Con la pubblicazione dell’avviso pubblico per l’affidamento dell’edificio Ex Marchesi a Padova, si avvia verso la conclusione il supporto della Fondazione per l’Innovazione Urbana al Comune di Padova relativamente alla scuola ex Marchesi, all’Arcella.
Un’esperienza che ha permesso alla Fondazione di estendere il raggio delle proprie attività e di mettere a disposizione anche di un altro territorio i metodi e le competenze sviluppati nel corso degli ultimi anni a Bologna, generando un proficuo e reciproco arricchimento seguendo i principi dell’Immaginazione civica e dell'amministrazione condivisa.
L’avviso, promosso dal Comune di Padova, è infatti il frutto del percorso partecipativo Ex Marchesi Lab, da cui è emersa la destinazione d’uso dell’edificio come “luogo dove sperimentare forme di aggregazione di carattere sociale, educativo e culturale. Spazio d’incontro a disposizione di associazioni, di gruppi informali e del quartiere, punto di riferimento multiculturale e intergenerazionale, generatore di relazioni e servizi con l'obiettivo di alimentare socialità e supportare il lavoro delle comunità”.
Alla conclusione del percorso partecipativo a cui hanno partecipato associazioni, comunità, cittadine e cittadini nei mesi scorsi, l’avviso prevede una innovativa modalità di affidamento, la partecipazione ad assemblee pubbliche. Come sperimentato a Bologna e seguendo quanto proposto nell'ambito del Laboratorio Spazi, attraverso un percorso pubblico con incontri, si seguirà l’approccio della co-progettazione per creare uno spazio all’interno dell’ex scuola Marchesi in grado di facilitare l’aggregazione socio-culturale di Quartiere. In linea con quanto emerso nel percorso partecipativo, si intende promuovere nuove forme collaborative di gestione, che offrano “luoghi di opportunità” che stimolino il civismo urbano verso una città aperta e inclusiva, grazie a un approccio basato sulla sussidiarietà e la collaborazione fra istituzioni, singoli cittadini, comunità informali, mondo del volontariato e terzo settore.
Nel comunicato stampa pubblicato dal Comune di Padova, l’assessora all’integrazione e inclusione sociale Marta Nalin esprime così la sua soddisfazione: “É stato un percorso lungo e condiviso che ci porta oggi ad un avviso per la gestione della prima Casa di quartiere della città. Abbiamo scelto di avvalerci di una procedura estremamente innovativa: non solo abbiamo costruito in maniera partecipata gli elementi principali dell’avviso, ma l’assegnazione verrà fatta attraverso la coprogettazione, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione e l’alleanza tra i soggetti partecipanti. Un ringraziamento a Fondazione Innovazione urbana, per il loro supporto e la professionalità, grazie ai quali siamo riusciti a costruire un progetto di qualità, un passo concreto molto importante nella direzione di un nuovo metodo e un nuovo approccio nelle politiche quotidiane della nostra Amministrazione”.
L’assessora al decentramento e sussidiarietà Francesca Benciolini aggiunge: “Siamo verso la fine di un solido percorso che ha visto il coinvolgimento non solo della cittadinanza, ma con il personale del nostro Comune per favorire collaborazione, trasparenza e raggiungimento di risultati. La prima Casa di quartiere della città è un’azione concreta della Padova policentrica, per mettere al centro i quartieri e le esigenze del territorio. In particolare, in questo caso, si tratta di un passo importante per il quartiere Arcella, il primo verso la riqualificazione di diversi spazi pubblici finora non sufficienti in questo territorio popoloso e diversificato. Questa esperienza sarà anche l’occasione per testare un metodo e un risultato, quello della casa di quartiere, che intendiamo riproporre anche negli spazi di altri quartieri”.
A questa pagina sono disponibili tutti i materiali e le informazioni per partecipare.