La situazione di emergenza legata al Coronavirus ci ha costretto nel primo semestre del 2020 a fare i conti con un nuovo scenario che ci ha spinto fin da subito a ripensare le priorità, le agende e le direzioni progettuali.
Nella convizione che questa emergenza, anche quando sarà finita, avrà un impatto molto profondo sulla città, abbiamo ridisegnato le nostre attività di ascolto, partecipazione e immaginazione civica già in atto e avviato alcune nuove progettualità: anche nella fase più critica dell'emergenza abbiamo ritenuto infatti che fosse ancora più importante e significativo riuscire a coinvolgere i cittadini e co-produrre un'idea di città attenta alle opportunità e ai nuovi bisogni che nascono dal basso.
Per far fronte alla inedita situazione connessa all’emergenza, abbiamo dato vita a nuovi percorsi laboratoriali, i Cantieri del progetto R-innovare la città.
Il Cantiere per bambini e famiglie è un percorso nato per coinvolgere l’intera comunità cittadina interessata ad accompagnare la realizzazione del servizio dei centri estivi anche in funzione della riapertura delle scuole a settembre.
Ricerca, raccolta dati, attività di comunicazione e, soprattutto, uno spazio di ascolto attraverso un questionario compilato da oltre 1.500 genitori per rilevare bisogni e indicazioni utili e un Quaderno degli attori che ha raccolto molteplici punti di vista e proposte.
Il Cantiere Consegne etiche è un percorso nato per mettere al centro della riflessione i riders, i lavoratori che fanno le consegne a domicilio per le grandi piattaforme con pochissime tutele ma il cui servizio si è rivelato essenziale nella fase di lockdown. Insieme a cooperative, commercianti di prossimità, cittadini, riders e centri di ricerca, l’obiettivo è di superare i limiti strutturali dell’attuale sistema di consegne e prototipare una piattaforma etica per creare un servizio alternativo di consegne a domicilio. È online un manifesto valoriale e un report frutto di un lavoro combinato di interviste agli attori coinvolti, tavoli di lavoro e confronti sul tema.
L'Osservatorio R-innovare la città non è solo Cantieri, ma anche un spazio di documentazione e dibattito pubblico nato per costruire un quadro di analisi complessivo attraverso il confronto con esperti nazionali e internazionali e un archivio digitale di quasi 1.000 fonti e documenti; inoltre, è anche un processo di indagine sul territorio in emergenza che coniuga ricerca scientifica, sapere tecnico amministrativo e ascolto della città, per capire l’impatto immediato della pandemia e come è cambiata la città.
Parallelamente ai nuovi progetti ma in stretta connessione con essi, abbiamo rimodulato attività e strumenti di ingaggio dei percorsi che avevamo già avviato e che hanno assunto un significato ancora più importante con il verificarsi della pandemia.
Il percorso di accompagnamento all’approvazione del Piano Urbanistico Generale di Bologna si è articolato in momenti di presentazione pubblica e approfondimenti sul Piano (video, materiali di approfondimento, attività di divulgazione digitale, ecc.) e momenti di interazione e confronto per raccogliere ulteriori riflessioni e contributi per la proposta di Piano. Abbiamo a tal fine attivato spazi di ascolto sul web e organizzato 3 laboratori tematici e 24 incontri pubblici in digitale che, zona per zona, hanno facilitato il confronto cittadino.
Nel percorso Bologna oltre le barriere a sostegno della candidatura al Premio europeo Città Accessibile abbiamo portato avanti il lavoro di mappatura dei progetti in corso o realizzati a Bologna sul tema dell’accessibilità. Inoltre, attraverso dirette in streaming, raccolta contributi e laboratori digitali, abbiamo raccolto ulteriori idee e proposte per rendere Bologna più accessibile, ma anche ascoltato i nuovi bisogni, le principali criticità e le possibili opportunità per le persone con disabilità legati alla situazione di crisi sanitaria. Grande attenzione è stata riservata alla comunicazione accessibile, anche di pubblica utilità in relazione all’emergenza.
Nell’ambito del progetto HousINgBo, il laboratorio permanente sulla condizione abitativa studentesca, è proseguito in questi mesi il nostro impegno per promuovere un pieno riconoscimento della centralità degli studenti e delle studentesse universitari nella vita cittadina. Abbiamo collaborato con il Comune per arrivare alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa per sostenere gli affitti agevolati per famiglie e studenti colpiti dall’emergenza Coronavirus e con il Consiglio studentesco e l'Università di Bologna per promuovere un questionario per indagare come studenti e studentesse abbiano vissuto i mesi di lockdown.
I ragazzi e le ragazze di Bologna sono stati i protagonisti anche del progetto GOAL 2030, Giovani e città per l’Agenda 2030: a loro è infatti abbiamo rivolto un bando in collaborazione con i partner del progetto per realizzare una campagna di comunicazione sui temi della sostenibilità. Abbiamo ricevuto in risposta al bando 18 proposte, un insieme variegato e ricco di idee per sensibilizzare la città sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 sviluppate da giovani dai 17 ai 29 anni appassionati di comunicazione.
Con l'arrivo della stagione estiva e l'allentarsi delle misure di contenimento del Covid-19, abbiamo voluto restituire al cortile Guido Fanti di Palazzo d’Accursio la sua funzione di spazio di incontro e di dialogo, nel rispetto del distanziamento e delle misure di sicurezza. Cortile in comune, rassegna culturale per la città del futuro, si articola in una trentina di serate fra reading, talk e incontri e, da fine agosto, anche musica e performance. Filo rosso della programmazione sarà una riflessione sul futuro delle città, sul come ricominciare a vivere insieme lo spazio urbano e rapportarsi con l’altro e le comunità.
A sostegno della produzione culturale, abbiamo inoltre avviato una collaborazione con il Comune di Bologna e l’Associazione 6000 Sardine per promuovere una raccolta fondi per finanziare eventi culturali diffusi nei quartieri di Bologna da realizzare durante l’estate. A tal fine è stato aperto il bando Piccoli teatri di quartiere dal quale sono state selezionate 17 proposte di animazione culturale e socio-educativa a cura di numerose realtà attive sul territorio.
Proseguono infine le dirette in streaming del programma di social-tv Il volo del colibrì. Storie di immaginazione civica di Bologna, nato per dare voce ai cittadini, alle cittadine e alle varie comunità bolognesi in un vero e proprio racconto della città sulla città in un momento del tutto nuovo e inaspettato. Dal 22 giugno, il programma è entrato in una nuova fase con un nuovo format di un'ora che ci accompagnerà durante l'estate fino al 10 agosto, per raccontare il cartellone di eventi di Bologna Estate, le attività delle Scuole di Quartiere e le storie di immaginazione civica della città insieme a tanti ospiti.