Venerdì 23 ottobre 2020 dalle 16 alle 19 in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione per l’Innovazione Urbana è in programma un workshop tra città europee, africane e mediterranee con ospiti di rilievo internazionale.
La Fondazione per l’Innovazione Urbana, in continuità con il progetto R-innovare la città, Osservatorio emergenza Coronavirus, avviato durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria, prosegue il suo impegno di approfondimento di alcune tematiche con esperti internazionali, attraverso appuntamenti in streaming. L’obiettivo è di continuare a creare degli spazi di riflessione e dibattito orientati alla costruzione di un quadro di analisi complessivo da mettere a disposizione della città.
Venerdì 23 ottobre dalle 16, ospiti internazionali e rappresentanti delle città di Tirana, Dakar, Barcellona e Bologna saranno in collegamento online con l’obiettivo di discutere il ruolo delle città nella definizione di nuovi modelli di governance e di politiche per favorire lo scambio di esperienze e promuovere iniziative comuni, in particolare nel campo della ricerca, della cooperazione, dello sviluppo sostenibile, della mobilità e flussi migratori e della cultura.
L’incontro vedrà Achille Mbembe, il principale intellettuale e teorico critico africano, docente di Storia e Politica presso il Wits Institute for Social and Economic Research di Johannesburg aprire i lavori con un intervento su “Il futuro dell’Europa visto dall’Africa”.
Seguirà una tavola rotonda di confronto sul ruolo delle città lungo l’asse verticale europa-mediterraneo-africa introdotta da Stefano Manservisi, Consigliere Speciale di Paolo Gentiloni ed ex Direttore Generale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale della Commissione Europea, con la partecipazione di Laia Bonet, Assessora del Comune di Barcellona, Soham El Wardini, Sindaco di Dakar, Anuela Ristani, Vice Sindaca di Tirana, Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna, Anna Terròn, Direttrice di FIIAPP e Piero Fassino, in rappresentanza della Fondazione A.M.E.
Le conclusioni saranno affidate a Romano Prodi, professore ed ex Primo Ministro e Presidente della Commissione Europea.
Modererà l’incontro Raffaele Laudani, Presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che l’Europa non rappresenta più solo una questione di “politica estera” per i paesi dell’Unione, ma una dimensione fondamentale del governo delle città, inclusa la nostra. Le città infatti sono e saranno sempre più dei soggetti politici globali. Ciò è ancora più vero dopo la crisi sanitaria, che ha reso ancora più evidente che le soluzioni identificate a livello locale per affrontare le grandi sfide globali sono decisive per dare risposte alle sfide del mondo contemporaneo. Se infatti da un lato le città sono i luoghi in cui gli effetti di questi cambiamenti epocali sono più visibili e agiscono direttamente sulle persone, dall’altro sono gli spazi in cui si condensano maggiormente ricchezze, intelligenze collettive e risorse e, quindi, anche le maggiori capacità di innovazione economica, tecnologica e sociale. Esse sono quindi in grado di svolgere un ruolo politico di primo piano nella risposta alle sfide globali del nostro tempo e nel contrastare i loro effetti più negativi. Ciò però presuppone un cambio di paradigma nelle relazioni tra le città: la partecipazione alle reti europee di città non deve essere vissuta come mera attività istituzionale o diplomatica ma deve essere valorizzata e rafforzata da una politica di alleanze tra città capace di immaginare e mettere in campo anche nuovi strumenti e prassi comuni di pressione e di advocacy.
In questa cornice, Bologna può svolgere un ruolo fondamentale, trovandosi al centro dei principali corridoi strategici transeuropei, a cominciare da quello mediterraneo che costituisce la dorsale verticale dell’Europa con l’Africa, decisiva per pensare il futuro delle nostre relazioni con il continente africano tanto in termini di cooperazione internazionale, quanto di sviluppo economico condiviso e sostenibile, di gestione della mobilità (soprattutto di studenti e ricercatori) e dei flussi migratori.
L’iniziativa è promossa in vista del prossimo Summit Europa–Africa e nel quadro dell'iniziativa Verticale Africa-Mediterranean-Europe (AME), nata per facilitare analisi e progettualità comuni tra soggetti diversi e sviluppare forme di integrazione sulla verticale che unisce l'Europa col Mediterraneo e con l'Africa.