Cambiamenti climatici
La città di Bologna ha risentito negli ultimi anni, in modi diversi, degli impatti dei cambiamenti climatici.
Bologna è infatti collocata in un territorio vulnerabile le cui principali criticità, in relazione al cambiamento cliamtico, sono rappresentate da fenomeni come siccità e carenza idrica, ondate di calore in area urbana, eventi meteorologici estremi e rischio idrogeologico.
- Siccità e carenza idrica
Il cambiamento climatico accentuerà l’intensità e la durata dei periodi di siccità, aggravando i problemi di disponibilità idrica già presenti oggi. Ad alimentare l’acquedotto, i canali storici e la rete delle bonifiche è infatti un unico fiume, il Reno, caratterizzato da un flusso naturale limitato durante il periodo estivo. Al fine di prevenire periodi di scarsità idrica che influiscano sulle attività quotidiane e produttive, si è reso necessario individuare misure volte, da una parte, a diminuire i prelievi attraverso una riduzione di consumi e perdite, dall’altra a sostenere il flusso del fiume Reno durante i mesi estivi. - Ondate di calore in area urbana
Gli scenari futuri indicano un aumento della temperatura media di 2°C, con anomalie più forti durante l’estate e un conseguente incremento delle ondate di calore. Questi eventi non fanno altro che accentuare il fenomeno dell’isola di calore urbana, accrescendo il disagio bioclimatico della popolazione e la vulnerabilità delle fasce più sensibili, in base all’età, alle caratteristiche familiari e di censo. Una delle principali strategie per limitare gli effetti delle ondate di calore nelle aree urbane è quella di aumentare gli spazi verdi a disposizione della popolazione, dai grandi parchi peri-urbani alle alberature delle strade e ai piccoli spazi interstiziali verdi. - Eventi meteorologici estremi e rischio idrogeologico
Nel periodo 1951-2011 è stato registrato un aumento della frequenza di giorni con precipitazioni intense e nei prossimi decenni è prevista la prosecuzione del trend. A causa delle caratteristiche geografiche e topografiche dell’area bolognese, le proiezioni dimostrano che i cambiamenti climatici accresceranno la vulnerabilità dei sistemi idraulici urbani e del territorio collinare aggravando il rischio di alluvioni e frane già presenti. Un fattore di svantaggio, che determina la fragilità del sistema, è rappresentato dalla scarsa risposta idrologica di più del 50% del territorio comunale, in particolare nelle aree dove prevalgono le superfici impermeabilizzate, che impediscono l’infiltrazione delle acque piovane nel suolo. Le misure preventive da attuare con urgenza riguardano dunque la messa in sicurezza del territorio, anche attraverso la realizzazione di infrastrutture verdi per trattenere l’acqua piovana, valorizzando il ruolo dei biosistemi naturali e aumentando la risposta idrologica urbana e peri-urbana.
La frequenza e l'intensità di questi fenomeni hanno spinto la città di Bologna a mettere in campo delle politiche ambientali in grado di realizzare alcune misure concrete per rendere la città meno vulnerabile alle conseguenze del mutamento climatico.
In particolare, i due principali strumenti elaborati dall'Amministrazione comunale tra il 2011 e il 2015 sono stati:
- il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES)
- il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (Progetto BLUE AP - Bologna Local Urban Environment Adaptation Plan for a Resilient City).
Alle strategie messe in campo dalla città di Bologna per far fronte alle mutate esigenze ambientali è dedicata la pubblicazione "Bologna città resiliente. Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici", il quinto numero della collana editoriale I Quaderni di Urban Center Bologna, integralmente disponibile online.