Plesso “Bertalia” dell'Università di Bologna
L'insediamento universitario del Lazzaretto, il “plesso Bertalia” è uno dei plessi di punta del Campus bolognese dell'Alma Mater studiorium – Università di Bologna e riguarda oggi circa 25.000 mq destinati ad aule, laboratori, studentati e servizi agli studenti, che andranno a integrare gli altri insediamenti universitari già presenti in via Terracini.
Una volta completato il plesso sarà dotato di: due studentati di oltre 400 posti; un edificio dedicato alle attività del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei Materiali (Dicam) e del Dipartimento di Architettura (DA) e di un edificio servizi che comprende aule, laboratori informatici, palestra e sale studio.
Una parte significativa del finanziamento totale, che risulta essere di quasi 40 milioni di euro, deriva da fondi ministeriali (ultima edizione della Legge 338/2000).
Complessivamente il “plesso Bertalia” potrà ospitare 3.367 studenti ai quali saranno dedicati 6139 mq di servizi, con circa 1,8 mq di servizi per ogni studente (aule, sale studio, biblioteche).
Attuazione
E' stato sottoscritto nel 2014 l'Accordo (Repertorio 90099/30240 del 6/2/2014) fra Comune e Università in base al quale il Comune ha concesso in diritto di superficie terreni comunali all'Università che si farà carico della realizzazione di strade, parcheggi e verde urbano.
Sempre nel 2014 l'Università ha acquisito la conformità urbanistica necessaria sia per la realizzazione degli edifici con funzioni Studentati (Insula 3) e Edificio Aule (insula B), cofinanziati con fondi ministeriali (L. 338/2000), sia per la realizzazione delle opere di urbanizazzione previste nell'accordo urbanistico.
Entro il 2017 l'Università prevede di completare la progettazione esecutiva anche dell'Edificio Dipartimentale (lotto C) per poter successivamente indire un'unica gara d'appalto ad evidenzia pubblica per la costruzione dei tre edifici.
Le opere di urbanizzazione di competenza dell'Università sono inserite nell' Elenco Triennale dei lavori dell'ente nel 2018.
Tali opere rivestiranno un ruolo strategico anche per l'intero comparto, consentendo di connettere le strutture universitarie e via Terracini, in continuità con gli edifici già realizzati e in corso di realizzazione nell'area.