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Come ormai noto, l’uso regolare della bicicletta aiuta a mantenere una buona forma fisica e svolge una azione protettiva e preventiva rispetto a molte e molto serie malattie, come ipertensione, ictus, infarti, depressione, diabete, obesità e artrosi.
Inoltre l’esercizio in bicicletta è completo, non è traumatico, non richiede particolari abilità, può essere svolto a qualunque età e può integrarsi perfettamente nelle normali attività quotidiane (per andare al lavoro, a scuola, a fare acquisti) non solo senza richiedere tempo aggiuntivo e risorse economiche ma, al contrario, facendo risparmiare sia tempo che denaro.
In alcuni paesi, nei quali l’abbandono delle modalità tradizionali di alimentazione ha prodotto vere e proprie epidemie di diabete, l’uso della bicicletta è inserito tra le prescrizioni terapeutiche ufficialmente adottate dal sistema sanitario per prevenire e contrastare tale tipo di malattia.
Una tale indicazione conserva piena validità anche nei nostri contesti, così che il Bicicplan si preoccupa di coordinare la propria azione con quella dei presidi preposti alla tutela della salute pubblica al fine di massimizzarne l’efficacia.
Alcune prime questioni:
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L’uso della bicicletta è effettivamente consigliato quale strumento di prevenzione e cura, in particolare dai medici di base e dalle strutture sanitarie locali? e nei corsi educativi scolastici?
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Di converso, sono tali ambiti utilizzabili per veicolare una comunicazione efficace?
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Con quali modalità?
Il Biciclab dedicato alla Bicicletta come strumento di prevenzione e cura è convocato per Venerdì 15 Aprile alle 17:30 presso la Sala Atelier - Urban Center Bologna.
Il ciclismo come disciplina sportiva presenta tutti i vantaggi, sia dal punto di vista della formazione fisica che da quello della formazione etica, di uno sport completo capace di unire la dimensione individuale a quella di squadra.
Ovviamente a condizione che questo avvenga in un contesto adeguato, capace cioè di garantire i necessari livelli di sicurezza e di fornire i corretti riferimenti comportamentali.
E’ questa una condizione che non sempre si ritrova nel mondo delle associazioni sportive nel quale sono poche le realtà –in particolare tra quelle di minori dimensioni- che possono contare su figure professionalmente formate e su adeguate strutture logistiche di supporto.
Uno dei motivi principali è da ricondurre ai notevoli problemi –e al carico di responsabilità- che occorre affrontare per seguire i ragazzi negli allenamenti su strada.
Di conseguenza il fornire migliori opportunità di praticare sedute di allenamento su strada, individuando percorsi a scarso traffico da attrezzare in modo specifico per renderli pienamente sicuri può rappresentare un notevole incentivo alla maturazione del settore.
Un assetto di particolare valore è quello che vede i circuiti (le lunghezze utili possono andare dai 500, poco più di una pista di atletica, ai 1500 metri) inseriti in strutture polifunzionali, così da consentire ai ragazzi che seguono diverse discipline di mantenere i contatti con il gruppo di amici nel quale sono inseriti e, come non di rado avviene, poter provare sport diversi da quello inizialmente praticato.
Un tale assetto potrebbe probabilmente favorire la formazione di associazioni più grandi e meglio strutturate (e controllate).
Alcune prime questioni:
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Cosa serve a chi pratica o vuole far praticare lo la bicicletta sportiva a Bologna (sia agonistica che amatoriale)?
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Vi è una domanda di strutture particolari (i.e. velodromi, circuiti da BMX)?
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Come è strutturato il mondo delle associazioni? Quali margini di miglioramento?
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Può il Biciplan operare per favorire le evoluzioni positive del settore, soprattutto per le pratiche giovanili?
Il Biciclab dedicato alla Bicicletta Sportiva è convocato per Mercoledì 4 Maggio alle 20:30 presso Dynamo, la Velostazione di Bologna, via Indipendenza.
La bicicletta rappresenta il modo di trasporto urbano in assoluto più economico. Esso può pertanto garantire anche alle fasce più disagiate di popolazione livelli di mobilità adeguati alle esigenze della vita quotidiana.
A Bologna sono già attive associazioni (i.e. l’AltraBabele) che, ricondizionando biciclette fuori uso, forniscono mezzi funzionanti a prezzi più che economici. Viene anche fornita, sempre a prezzi molto accessibili, l’assistenza tecnica per le (auto)riparazioni.
Risultano esistere anche attività di insegnamento all’uso della bicicletta rivolta a persone adulte, in particolare immigrati.
Alcune prime questioni:
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Quale è l’effettiva dimensione della domanda per tali tipologie di servizi?
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I livelli attuali di offerta di tali servizi sono adeguati o vanno incrementati?
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I servizi offerti sono in grado di intercettare tutta la domanda o ne va meglio pubblicizzata la conoscenza?
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Le modalità attuali di fornitura dei servizi sono in grado di garantire la continuità operativa nel tempo e/o l’evoluzione desiderabile nei servizi offerti?
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Come in definitiva il Biciplan può agevolare il settore?
Il Biciclab dedicato alla Bicicletta per la mobilità sociale è convocato per Giovedì 5 Maggio alle 17:30 presso la Sala Atelier - Urban Center Bologna.
Il cicloturismo è uno dei segmenti turistici in maggiore crescita. Sempre più persone decidono di provare e vivere l’esperienza di un viaggio o una vacanza in bicicletta, da soli, in compagnia o con la famiglia al seguito.
I numeri parlano chiaro:
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Il governo italiano ha deciso di destinare 94 milioni di euro al finanziamento di ciclovie turistiche nell’ultima legge di stabilità ;
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Il cicloturismo, nella sola isola di Mallorca in Spagna, durante la bassa stagione genera oltre 290 milioni di euro di introiti per gli operatori turistici;
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Nel solo Trentino, la ciclabile della valle D’Adige nel 2010 ha generato 310 mila passaggi, con una ricaduta di 950.000€ difatturato per gli operatori turistici situati lungo il percorso;
La città di Bologna è stata purtroppo esclusa dagli itinerari di lunga percorrenza Eurovelo e Bicitalia. Nonostante questo, la conformazione territoriale, la posizione strategica tra mare e montagne, il patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico, la rendono punto di sosta ideale per la scoperta del territorio a pedali.
Recuperare il terreno perduto è possibile, ma occorre creare la giusta sinergia tra gli attori del turismo, la pubblica amministrazione e gli enti di promozione: occorre che gli hotel facciano rete tra loro e con le aziende produttrici di bici, con i noleggiatori e con le associazioni e con le associazioni di categoria per fare massa critica e recuperare il tempo perduto.
Come fare a riscegliare l'interesse degli stakeholder su questo tema?
Quali sono gli strumenti per coinvolgerli e spingerli a collaborare?
Quali sono i progetti prioritari sui quali puntare per trasformare Bologna nell'hub cicloturistico regionale?
Il Biciclab dedicato al cicloturismo è convocato per Giovedì, 21 Aprile alle 20:30 presso Dynamo, la Velostazione di via Indipendenza.